Psiche e differenze d’età
PSICHE & SOCIETA’ di ROBERTO CAFISO DA LA SICILIA DEL 13.3.17
SOLO L’AMORE NON HA ETA’, LE PERSONE CHE SI INNAMORANO SI……
L’amore non ha età, ma tutto il resto nel nostro fisico e nella nostra mente si. Non è agevole spogliarsi di certi fardelli culturali, imprinting antichi, abitudini che in fondo caratterizzano non soltanto la “teoria delle mente” di ciascuno, ma che mettono in rilievo le differenze con le altre persone specie se queste hanno diversi lustri meno di noi.
Pensiamo perciò in modo diverso e sentiamo in maniera difforme. E quando scatta una improvvisa scintilla di sensi tra due persone simili in molto, meno che per l’anagrafica, occorre tener conto che le variabili dell’innamoramento prima o poi dovranno fare i conti con i diversi orientamenti mentali. Il non ipotizzarlo vuol dire il più delle volte sbatterci rovinosamente addosso facendosi male.
Se è lei la più giovane, lui si avverte all’inizio lusingato e non riesce più a … camminare perché può solo volare. Qui prescindiamo dagli scopi più o meno reconditi di lei invaghita di un uomo più maturo. Diamo per scontata la buona fede dei sentimenti. Questi quando partono possono determinare veri e propri stati allucinatori transitori. Dicevamo di lui : all’inizio lusingato; poi, poco a poco, diradatasi la nebbia dell’attrazione magica, progressivamente più insicuro.
Gli altri ci i influenzano . In qualche misura ma ci suggestionano. Tra gaffe e battute il rilievo classico del “padre con la figlia” mette in modo meccanismi di insicurezza personale e dunque di inadeguatezza che solitamente muovono le leve della gelosia. Questa, mutuando lo stato dall’ allarme delle truppe Usa, viaggia tra “Defcon 3” e talvolta “Defcon 5” , con un’allerta anche patologica che comincia, dopo l’iniziale lusinga di lei, a minare il rapporto ed a renderlo conflittuale e senza più gioia.
La gelosia è un tarlo usurante. Specie se fondato, come spesso succede, su una base di insicurezza personale che affonda su convinzioni strutturate che oscillano tra misoginia e generalizzazione grossolana della presunta disposizione femminile al tradimento. Un tormento per un uomo già fatto, ma che nel tentativo di essere all’altezza di una compagna tanto giovane quanto attraente, rischia di perdere di dignità, diventando incerto e sospettoso come un ragazzino alla prima cotta.
Incidono sul rapporto le considerazioni di parenti e dei figli della precedente relazione, che faticano ad accettare per il padre una compagna così inaspettata. Condizionamenti, è vero. Ma che spesso sono inevitabili e di cui tener conto affrontando con se stessi e sin dall’inizio questo ritorno all’indietro con l’animo del ventenne ma con tutto il resto del cinquantenne. A tal proposito cominciano a diventare ansiogene e supportate farmacologicamente le prestazioni sessuali, anch’esse condizionate dai molti luoghi comuni maschili e dal timore di non essere adeguato nello starle accanto. E ciò a prescindere dai veri sentimenti di lei che magari non si accorge neppure del gap cronologico. Almeno sino a quando non sarà lui a farglielo notare in tutte le salse.
L’amore non ha età, a patto che il cervello, nella parte che è deputata a pensare, faccia il suo mestiere e consideri queste differenze, mettendo in preventivo le criticità inevitabili dopo il diradarsi dell’attrazione e delle sue spinte di norma irragionevoli. Ciò vale per entrambi i partner a dispetto di ogni discrepanza di tempo,di cultura e di condizione sociale. L’amore non risolve ogni cosa come nelle fiabe, spesso anzi complica tutto se esso si crogiola sulle ali del solo sentire. Un sentimento compiuto prima o poi trova un assetto pur precario, il cui equilibrio è alchimia di intenti fuori dai pressanti bisogni e dalle corrispondenti paure.