di Roberto Cafiso  da LA SICILIA del 12.9.16

QUANTE SOFFERENZE PER LE DONNE INNAMORATE DEL SOGNO DELL’AMORE

Si innamorano dell’immagine di un uomo, non dell’uomo. Sono  donne spesso capaci, affermate, con un avvenire professionale lusinghiero. Ma emotivamente ed affettivamente sono rimaste prigioniere di archetipi infantili ;  perché nelle fiabe il principe azzurro è bello , gentile, forte  e pieno di virtù.

Uomini belli  e maledetti, inizialmente gentili e affascinanti.  Sono  egocentrici,   pessimi nel carattere e negli intenti,  di forgia anche sadica. Ma non vengono riconosciuti o quando sono smascherati spesso è già tardi, perché si sono creati legami aggrovigliati  e  patologici. Gli studi sulle vittime dicono che frequentemente queste donne si imbattono in legami con un angolo morto di visuale, un angolo che malgrado l’esperienza pregressa non riescono mai  a considerare, evitando i guai.

Da qui i tonfi, sempre rovinosi. La delusione, la frustrazione cocente e la depressione.  Soffrono per amore, perdono peso, diventano intrattabili e trascorrono le loro giornate, per mesi e mesi, a rimuginare  e a farsi ancora del male nell’intento cocciuto di recuperare chi è irrecuperabile. Un amore che  viveva solo nella loro fantasia.  Sguardo perso nel vuoto e lacrime, tante lacrime,  recriminando ciò che non doveva succedere, dannate da com’è andata una storia che immaginavano diversa, meravigliosa.

Intelligenti e brillanti nel lavoro sprofondano malamente in un’irrazionale convinzione  di ciò che doveva essere e non è stato, come se i loro intenti fossero le sole cose che potevano succedere e visto che così non è andata così  allora il mondo è assurdo, sbagliato, gli uomini sono tutti dei traditori e  il destino è crudele. E pertanto  ci si deve disperare. Come se ciò potesse cambiare l’accaduto. Che a farci caso è una modalità che tipica dei bambini : il loro   battere i piedi  quando le cose vanno diversamente dai loro desideri, che sono intoccabili ed assoluti.

Le persone non hanno una maturità uniforme. E quella emotiva è disgiunta non di rado da quella cognitiva e dalle abilità di soluzione di problemi ed efficacia decisionale. Non crescono di pari passo e i sismi interiori provocati da fratture del sottosuolo dell’animo sono in grado di mettere a soqquadro esistenze altrimenti ben compensate. Queste donne perpetuano scelte  rovinose e si focalizzano su uomini che non le ricambiano e che scappano perché  non vogliono  impegni e meno ancora le relazioni intense, che presuppongono un progetto.

Ci ricadranno queste donne perché pur cambiando partner non hanno modificato il sogno e l’archetipo del rapporto “folla a due”, assoluto, meraviglioso, che deve durare in eterno. Per questo non riescono a vivere “felici e contente”, perché  in fondo non vogliono barattare il loro desiderio recondito con un esame realistico del partner e soprattutto con la constatazione che c’è un tempo per le fiabe, degli incantesimi e luccichii di polvere di stelle ed uno per i pregi ed i difetti di ogni persona.   E che più si sogna ad occhi aperti ed in maniera protratta, più si prendono cantonate, perché si va a scegliere l’irrazionale e perciò spesso il peggio degli uomini  che non supererebbero  un esame preliminare di affidabilità per una donna con gli occhi bene aperti. La realtà è cruda e spietata solo per chi ha deciso di non guardarla dritta negli occhi, volgendo lo sguardo in un’isola che non c’è.