Psiche e incontri
di Roberto Cafiso da LA SICILIA 14.11.16
Le occasioni che cambiano la vita : chi le coglie e chi si finge cieco.
Gli incontri che non ti aspetti. Quando davi il tuo futuro per pianificato sino alla fine può capitarti di venire a contatto con una situazione o una persona che promettono di cambiarti la vita, così, d’improvviso, senza che mai lo avresti pensato. Non si tratta di accadimenti rari, quanto piuttosto di incontri di vario tipo che ti propongono una revisione dei tuoi parametri esistenziali, che puoi accettare o rifiutare. Dipende.
Dipende da molti fattori. In primis dal tuo coraggio di vedere cosa c’è oltre le tue certezze . Dalla disponibilità a sconvolgerle per cambiare prospettiva. Dal mettere in conto la fatica che tutto ciò ti comporterà. Dalla disposizione d’animo a deviare il corso della vita che sembrava tracciato in maniera rassicurante. Vi sono individui disposti a tutto ciò: quelli che mal tolleravano più il loro incedere e che ad un certo punto vendono tutto e vanno a vivere su una barca ormeggiata in un molo o su un’isola sperduta nell’oceano.
Poi vi sono coloro che, sempre alla ricerca di sensazioni intense, cercano sempre le novità eccitanti. Costoro sono più disposti a voltar pagina, a tanti livelli, non importa i prezzi da pagare e far pagare. I temerari possono essere incoscienti o meno. Dipende dal rispetto che hanno per chi fa parte del loro mondo sino al momento della svolta. Ed infine ci sono i moderati, la fetta più larga, che senza che lo cercassero, sono di colpo investiti da uno tsunami, ovvero da una presa d’atto sconvolgente. Si dice che San Paolo sulla strada per Damasco fu folgorato da Dio e cambiò radicalmente vita. Capita che certuni, per i motivi più disparati e per condizioni di instabilità o fermento interiore, ad un certo punto siano accecati da un flash e da lì riformattino le loro gerarchie di priorità.
Questi incontri speciali – molti diranno – non sono per tutti. Ma l’affermazione potrebbe essere falsa nella misura in cui ci si difende ad oltranza a cogliere il luccichio che ci piomba addosso. E questo capita anche ai pavidi, agli incerti, a quelli che meglio l’uovo oggi ….. ; a chi in sostanza, pur non felice, teme di cambiare la vecchia strada per la nuova, perché potrebbe trovarsi peggio. Costoro sono disposti a giurare che mai gli si è presentata l’occasione. Ma forse semplicemente si sono ostinatamente girati dall’altra parte se non sono addirittura scappati. Va bene: ognuno vive come può, ma i depistaggi al proprio status capitano un po’ a tutti nel corso della vita.
I rimpianti sono il pane che non sazia a chi vi dice : “ Ah, se avessi colto al volo quella opportunità ….”. Già perché si tratta di opzioni che si intersecano nel nostro assetto più o meno consolidato e ci chiedono di scegliere anche con coraggio. Ma si sa, se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare. E costoro, quelli che amano ricordare gli incontri straordinari e magici della loro vita, in realtà stanno enfatizzando quello che hanno gettato via, abbarbicati ai propri appigli precari di sempre.
La fortuna non è come il postino, non bussa sempre due volte. Ma cogliere al volo un’ipotesi e quanto meno ragionarci sopra, chiudere gli occhi e darla vinta alla sorte, non necessariamente esalta tutti. In modo più soft tuttavia alcuni incontri, senza rivoluzionare la vita, mutano gli assunti fondamentali. E le persone cambiano idea, si convertono o possono perdere Dio, si rinnamorano, cambiano favorevolmente lavoro, iniziano a gioire nel fare volontariato, si scoprono pazienti e resilienti. Può succedere questo è altro. Ed è il miracolo, a pensarci su un attimo, della vita: le sorprese. Diffidarne, rifiutarle è da rassegnati. L’esistenza è anche un guizzo improvviso, un unico fuoco d’artificio, uno speciale brivido da attraversare e capire. Un brivido da provare. Se poi son rose decideremo se farle fiorire o meno.