Psiche e iperinterpretazioni

da  LA SICILIA del 23.1.15

ROBERTO CAFISO

 

LA FOLLIA ALLA RICERCA DI UN ALIBI PER DARSI DIGNITA’

 

La letteratura interpretativa che trae origini dalle tesi filosofiche e socio – psicologiche più consolidate nel tempo e  che  influenza l’antropologia e la psicopatologia  da sempre, ci ha consegnato, specie in occidente, un modello di lettura dei fatti contaminato da scotomi religiosi, ridondanti,  superstiziosi  e   spesso irrazionali.  Così  ci si  dibatte nel cercare di capire la realtà comune con  teorie  omnicomprensive, dal retroterra ideologico, come un motore di ricerca che gira sempre senza approdare mai ad una comprensione convincente, che è ciò che in apparenza ci preme, ma che non è detto che vogliamo davvero.

 

Con queste chiavi di lettura intendiamo interpretare fenomeni come, ad esempio, quello dell’islamismo integralista  o  dei Jihadisti . Com’è  ormai noto il termine connota una serie di significati : da un tormento interiore spirituale, sino alla guerra santa in nome del Corano.  Con le stesse chiavi di lettura  a matrice socio -  religiosa cerchiamo di  comprendere  fenomeni che hanno devastato  a più riprese il mondo. Dirottamenti aerei, auto boma,  kamikaze , stermini, attentati, genocidi e tutto ciò che ha visto  frange di fedeli ad un culto,  ortodossi o convertiti,  inneggiare in nome di un principio considerato sacro ed uccidere per esso i  propri simili.

 

A fronte di tutto ciò sappiamo che il reclutamento degli attentatori e la perfusione psicologica  in tenera età per formare  intrepidi disposti a tutto, trae linfa anche da labilità psichiche ( le cosiddette “menti deboli” ),  dalle  quali  nessuna latitudine del mondo è esente.  L’infanzia violata, disperata, abbandonata,  certo è un potente viatico per direzionare  e condizionare  la rabbia e la rivalsa  contro stili di vita  contrari  alle proprie convinzioni. Ora , il frate francescano inglese William  of Ockham , filosofo  vissuto nel XIV secolo, formulò una teoria sui metodi della scienza ad oggi  valida .  Il “rasoio di Occam”  è la sua metafora.  In soldoni  lo studioso disse che a parità di fattori la spiegazione più semplice è sempre quella da preferire.

 

Non vi è motivo  di complicare ciò che appare  comprensibile subito. Cioè tra le diverse spiegazioni di un evento è bene accettare la più semplice ,  vale a dire quella che più  ragionevolmente vera senza ricercare inutili complicazioni, aggiungendovi  ulteriori  elementi  secondari  causali . Ed allora se un prete è pedofilo è  l’intero clero o la cristianità  ad essere in discussione ?  Oppure l’individuo sotto l’abito talare   è affetto da un disturbo parafilico descritto tra le disfunzioni sessuali ? E un genitore che compie un infanticidio  è il frutto di una società votata  al profillo ed oramai senza valori  o  l’omicida soffre  di un disturbo  di personalità ?  E’ chiaro che una causa finale è sostenuta da molti altri fattori, ma andare a ritroso per cercare  variegate e confusive  spiegazioni remote  non aiuta a comprendere e  cercare soluzioni per  nessun fenomeno attuale.

 

Molte condizioni psicopatologiche ascrivibili alle diffuse disfunzioni personologiche sono accumunate da un forte vuoto interiore. Si tratta di persone per lo più “senza pace” ( come si auto descrivono eloquentemente )  che non si sentono mai  appagate  e che necessitano di stimolazioni intense ed  inusuali  per avvertirsi  vive e ricompensate. Tra costoro molti andranno a compiere azioni temerarie, eroiche e memorabili, specie se in nome di un ideale . La follia non è solo il prodotto di una  società,  essa  è lo strumento attraverso il quale ogni società  fa compiere ai più  manipolabili  atti efferati in nome di una “causa santa”. E questo  da che mondo è. Nessuna ideologia per imporsi  è esente dallo sfruttamento  impietoso  del genere umano  e  quando   occorre anche attraverso lo spargimento di sangue.

 

C’è chi crede in Dio e prega, c’è chi si spende in opere di solidarietà e c’è chi si sente investito dal compito di eliminare gli infedeli. C’entra Dio ? La dottrina religiosa ? O piuttosto lo schema mentale del fedele, la sua natura,  terreno di coltura ove germoglia e prosperano gli intenti. Questo è sempre più un mondo di squilibrati che si avvertono speciali,  dove la follia è alla ricerca  manipolatoria  di alibi per estrinsecarsi e darsi una qualche  dignità.

 

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