Psiche ed irresponsabili
PSICHE & SOCIETA’ROBERTO CAFISO da LA SICILIA del 13.2.15
LA FUGA DALLE RESPONSABILITA’ IN UNPAESE FRAGILE ERICAMENTE
Un Paese legale è fondamentalmente un Paese responsabile, dove ognuno si assume i propri oneri. E specie chi per mandato ne ha di espliciti, non dovrebbe sottrarsi ai propri dovere. Quando in una nazione regna l’elasticità etica, l’arte di arrangiarsi, propedeutica alla corruttibilità come sistema , non è necessariamente lo Stato in quanto entità astratta ad essere colpevole, quanto piuttosto la sconsideratezza di chi è chiamato ad assumere decisioni.
In un consiglio d’istituto scolastico vengono convocati i genitori di un ragazzino molto difficile, alla presenza dei servizi sociali. I docenti conoscono dei particolari sulle problematiche condizioni familiari del minore ed in quella sede dovrebbero parlarne, ma di fronte alle resistenze riottose dei genitori si tirano indietro . E tutto si risolve in un nulla di fatto, con il sarcasmo delle assistenti sociali del Comune ( ben felici di non dover prendere provvedimenti ) e la condanna del ragazzino a restare coi suoi problemi, per di più certificati in quella sede dal non essere tali.
In un’altra scuola il dirigente viene a conoscenza che all’interno dei bagni molti alunni fumano canne ed addirittura le vendono ai coetanei da iniziare. Il preside riceve la notizia da più docenti ma tergiversa, è cauto, col pretesto di voler avere delle prove certe per assumere provvedimenti. I docenti leggono questa prudenza in altro modo e si convincono che è meglio farsi i fatti propri che esporsi inutilmente, senza interventi consequenziali.
In questi due casi le dinamiche sono palesi . Nel primo le buone prassi della funzione educativa della Scuola vengono sacrificate sull’altare del dover intraprendere un acceso e scomodo dibattito coi genitori, facendo rilevare un disagio palese ed esponendosi nell’interesse del minore. Analoga esposizione nei casi di conclamato bullismo, dove è necessario proteggere una classe da un singolo alunno che va stigmatizzato in attesa dei percorsi trattamentali necessari. Nel secondo caso il dirigente scarica sue precise responsabilità, evitando di denunciare i fatti ( per “il buon nome della scuola” ) col pretesto di dover fare lui le indagini anziché segnalarle a chi per legge ne ha il compito.
Analoga cosa per quei genitori esasperati che chiamano la polizia per denunziare le violenze del figlio tossicodipendente che magari sono riusciti a mettere fuori casa, dopo mesi di titubanze e timori. Anziché fare il proprio dovere proteggendo i denuncianti, gli agenti si improvvisano mediatori familiari per convincerli, contro ogni logica e noncuranti del percorso che i genitori già fanno con degli specialisti, a riprendere il figlio in casa, con sommo gaudio di questi che si avvertirà legittimato a continuare ad imperversare impunito.
Un Paese fragile eticamente è quello in cui ognuno pensa di poter fare altro pur di non assumersi l’onere per cui è destinato e spesso pagato. E ciò perché quell’onere è scomodo o può avere conseguenze che è meglio evitare . Quando uno Stato garantisce diritti ma non assevera doveri e lo fa promulgando norme vaghe, arzigogolate e configgenti e comunque senza conseguenze rilevanti per i trasgressori, allora il senso del dovere è lasciato alla buona volontà di pochi singoli. Sanatorie ed Indulti fanno il resto, giusto per comprendere il malessere ed il disimpegno delle forze dell’ordine sull’annoso tema del rivedere in strada sette giorni dopo l’arresto rei le cui indagini sono durate mesi di inutile fatica e dispendio economico. Lo stesso dicasi per tutti coloro, dai medici che certificano brogli, ai controllori sui treni che non controllano e sino ai semplici cittadini testimoni di reati. Tutti coloro che sono chiamati a responsabilità per le quali vengono lasciati soli. Il senso di responsabilità non rinforzato tende ad estinguersi per l’alto costo personale di chi è chiamato ad esercitarlo. Per questo chi il proprio dovere lo fa sino alle estreme conseguenze viene chiamato eroe. Ma un Paese che ha bisogno di eroi è un Paese dove l’equità non è garantita.